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Linux e Open-Source: sicurezza e flessibilità per le aziende

In questo periodo molte aziende stanno cercando alternative alle soluzioni software tradizionali per contenere il proprio budget IT, pur mantenendo le stesse funzioni e prestazioni delle soluzioni tradizionali, mostrando un interesse crescente verso le soluzioni software di tipo open source.
In questo periodo molte aziende stanno cercando alternative alle soluzioni software tradizionali per contenere il proprio budget IT, pur mantenendo le stesse funzioni e prestazioni delle soluzioni tradizionali, mostrando un interesse crescente verso le soluzioni software di tipo open source.

Linux ha compiuto da pochi mesi i suoi primi 30 anni: dopo i primi esperimenti è cresciuto fino ad affermarsi nei datacenter di moltissime aziende. Ormai spopola nei progetti Cloud e Hybrid-Cloud di tutto il mondo e un successo simile hanno avuto la moltitudine di progetti nati dall’idea open source.

Linux può portare vantaggi al mondo aziendale? Come si può implementarlo e sfruttarne appieno le potenzialità anche in azienda?
Per cercare di capirlo si deve necessariamente definire meglio il concetto di “open source”.

Cosa si intende per Open-Source?

Il concetto di open source nasce negli anni ’80 e basandosi sulla convinzione che la collaborazione migliora la funzionalità e che i miglioramenti costanti del codice, l’aumento dell’efficienza e della sicurezza, monitorati da più occhi, sono più importanti del rigoroso controllo della proprietà.
Nelle licenze open source gli autori, invece di vietare, permettono non solo di usare e copiare, ma anche di modificare, ampliare, elaborare, vendere e quant’altro. E tutto questo senza imporre obblighi a ricompensare economicamente gli autori.
Questo non vuol dire che open source sia qualcosa di approssimativo e inaffidabile, anzi. Nel 2020 le prime tre aziende del settore (RedHat, Mulesoft e Databricks) avevano una valutazione di oltre 42 miliardi di dollari.

L’open source è quindi un concetto che ha ormai radici ben profonde e non è una moda passeggera.

Open-source equivale a “gratis”?

Come abbiamo detto l’open-source si base sulla volontà di condivisione del codice di un software e sulla possibilità di migliorarlo. Quindi:

  • sì, non dovrai pagare la licenza del software per utilizzarlo, implementarlo e sfruttarlo nei tuoi progetti.
  • no, non c’è nessuna fregatura. Il software open source è per definizione libero sei tu a sfruttarlo come meglio credi.

Free software e open source sono la stessa cosa?

I termini software libero e open source vengono usati per indicare quella che è sostanzialmente la stessa cosa, ma da punti di vista nettamente diversi. Mentre i sostenitori del software libero pongono l’accento su questioni morali, i sostenitori dell’open source si focalizzano sui vantaggi pratici della diffusione del codice sorgente e dello sviluppo cooperativo su internet del software.

Per usare un software open-source serve per forza Linux?

I software open source non richiedono un sistema operativo open. Anche i sistema operativi “closed source” più diffusi come Microsoft Windows o macOS permettono l’uso di applicazioni open. E se qualcosa non è compatibile ancora, essendo appunto open chiunque può renderlo possibile.

Per esempio, parlando di casi d’uso che tutti conosciamo, Open Office è una versione open source che tende a replicare le funzionalità principali di Office. Gimp è invece un software open source di manipolazione immagini (quasi) come Photoshop. Puoi liberamente scaricare questi programmi e usarli su tutte le piattaforme.

E’ anche interessante pensare che sia Windows che macOS ospitano nel loro interno applicazioni con codice open source!

Per molte PMI l'open source è una alternativa valida
Per molte PMI l’open source è una alternativa valida

I potenziali vantaggi per PMI come la tua

Fin qui abbiamo delineato le caratteristiche generiche dei software open source.
Ma come e perché usarli in azienda? Sono sicuri tanto quanto quelli commerciali?
I software disponibili e applicabili oggi sono molteplici e spaziano dalla produttività aziendale, sistemi di contabilità, ERP, sistemi CRM e molti altri.

Linux e l’open source in generale consentono agli imprenditori e liberi professionisti di abbassare alcuni degli oneri finanziari della gestione di un’impresa, non perdendo in sicurezza, anzi.

La sicurezza è uno dei punti di forza dell’open source. Ci viene in mente come esempio un caso recente, in cui una vulnerabilità importante in nella libreria Log4j (non più aggiornata dal 2015) è stata patchata in poche ore dalla scoperta di un bug importante. Un software commerciale non avrebbe potuto probabilmente avere un aggiornamento così rapido.

Potersi basare su un software open source e sul sistema operativo Linux per i tuoi progetti, spesso potrebbe poi portare una ottimizzazione del budget necessario alla sua realizzazione.

Per riepilogare, ecco alcuni benefici dall’uso di un software open source:

la possibilità di personalizzazione, anche se richiede competenze specifiche nel campo della programmazione, per poter risolvere eventuali problemi che sorgono apportando modifiche al software, o in alternativa la partecipazione attiva alla community open source, condividendo con la community ogni modifica apportata al software;

  • flessibilità: un vantaggio importante è la flessibilità e la possibilità di customizzazione, che sono molto difficili da ottenere con i software proprietari chiusi;
  • maggiore stabilità e protezione, grazie ai contributi apportati al software da una community di sviluppatori e di utenti coinvolti attivamente nella messa a punto del software;
  • libertà: il software aperto libera l’azienda dalla dipendenza da un unico produttore, da un’unica architettura, da un unico protocollo e formato di file, oltre che dal pagamento di licenze annuali;
  • facilità di apprendimento e di supporto dalla community open source; la vasta comunità open source assicura il supporto gratuito online e provvede inoltre alla correzione di eventuali bachi del software;
  • alto livello di integrazione : i software open source non presentano i problemi di integrazione che si incontrano normalmente con le soluzioni proprietarie.

Alcuni esempi di progetti open source

Vediamo ora qualche esempio di progetti strutturati basati su open source per il mondo aziendale.

LAMP

Una delle implementazioni più canoniche ormai è quella basata sullo stack LAMP (Linux, Apache, Mysql, PHP). Può essere usato per ospitare il tuo sito web, il tuo e-commerce oppure l’applicazione per il dipartimento commerciale. Con strumenti come i CMS (ad esempio WordPress) ti permetterà di implementare in maniera semplice una miriade di applicazioni e workflow utili al tuo business.

PostreSQL

Nel mondo closed source uno dei database di rifemento è quello di Oracle, che ha prestazioni e funzionalità molto interessanti ma che si porta dietro costi di licenza e manutenzione altissimi. Mysql non sopperisce al gap di funzionalità e prestazioni e quindi non sono mai stati una valida alternativa al database di Oracle.

Da diversi anni ormai PostgreSQL ha colmato questo gap andandosi ad affiancare ai “grandi” database come Oracle o IBM DB2. Le funzionalità di Postgre sono all’avanguardia e ormai è alla base di moltissimi progetti cloud e non.

Questi due sono soltanto due piccoli esempi di come Linux e l’open source possono essere efficaci e ottime alternative a sistemi closed source e pagamento.

Esistono numerose directories (come Sourceforge, OpenHub, Open Source CMS) che presentano i progetti più diffusi e che possono essere spunto per esplorare nuove opportunità.

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Questo articolo pone un importante accento sul valore della sicurezza in azienda.
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